trio
La fattori - I parte
di Camilla74
24.08.2023 |
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"Si allontanò e disse “dimmi che ti piaccio” altrimenti ti lascio col cazzo che ti esplode..."
All'esito della mia bocciatura al liceo i miei decisero di mandarmi nel periodo estivo a lavorare presso un tizio che aveva una fattoria con mucche, cavalli, maiali, galline e pecore. Il mio compito era di pulire i ricoveri degli animali e di dar loro da mangiare. Non mi piaceva il lavoro in se ma mi piaceva passare il tempo tra gli animali. Il tizio aveva due figlie, Matilde di anni 23 che a sua volta aveva un figlio di 10 mesi Michele, e Rebecca di anni 17 mia coetanea. La prima cosa che mi disse Giuseppe, il proprietario della fattoria, fu di stare alla larga dalle sue figlie altrimenti sarebbero stati guai. In fattoria Giuseppe si faceva aiutare da Marco che aveva non meno di 60 ma era tarchiato basso e rozzo, aveva sempre il muso come se l’intero modo ce l’aveva con lui. I giorni passavano sempre nello stesso modo colazione, pulirei ricoveri, dare da mangiare, aggiungere acqua agli abbeveratoi, pranzare, rifare il giro della mattina, cenare e andare a dormire. Naturalmente vista la gelosia di Giuseppe al sottoscritto avevano messo un letto, un comodino una sedia ed un tavolino nel fienile, c'era un bagno fuori ed utilizzavo quello per i miei bisogni. La mattina a pranzo e a cena si alternavano le due figlie a lasciarmi un vassoio sul tavolo dove poi io mangiavo. Di pomeriggio Giuseppe riposava ed io ne approfittavo per andate a fare un giro al laghetto ai confini della proprietà. Era circondato da un piccolo boschetto e dava molta tranquillità. Rebecca era attratta e non poco da me ma a qualsiasi avance velata io avevo sempre declinato fino a quando un pomeriggio mi ha raggiunto al laghetto e dopo il mio ennesimo no mi dice “ma sei gay?” ed io intimorito dalle parole di Giuseppe e per togliermela di torno ho risposto di si. Non era molto convita ma sembrò accettare questa versione ed andò via. Matilde invece tra la cura del bambino e le faccende di casa si vedeva poco, il padre di Miche invece non l’ho mai visto. Un pomeriggio ero al lago e si ripresenta Rebecca con un pantaloncino di jeans inguinale ed una camicetta che lasciava intravedere le sue forme, visto anche che era sempre senza reggiseno. Mi portava le sigarette che le avevo chiesto il giorno prima visto che andava in paese con Matilde ed il piccolo Michele. Si siede accanto a me e dice “Non hai mai avuto una fidanzata? …e un fidanzato? …che ne sai che sei gay se non provi con una donna prima? Ed io “ho avuto prima fidanzate, poi ho scoperto che ero attratto dai vestiti di mia sorella grande, dal suo intimo che provavo regolarmente quando lei non c’era e poi la mia prima esperienza gay mi ha fatto toccare il cielo con un dito, era quella la mia strada” “quindi se io sbottonassi la camicetta non ti farebbe effetto?” ed iniziò a sbottonarsi fino ad aprirla tutta ma senza toglierla. Io mi stavo eccitando ma non volevo che se ne accorgesse e feci finta di nulla. A quel punto si sedette a cavalcioni sul mio pene “allora ti faccio effetto” volevo toglierla per paura di Giuseppe e dissi “…ma Giuseppe?” “dorme non preoccuparti” e mi sbatte le tette in faccia “ti piace?” “preferisco altro” si alza si sbottona i pantaloncini e mentre li abbassa mi rendo conto che non ha slip, la mia faccia è a 5 centimetri dalla sua figa giovane, mi prende la testa e me la porta sulla sua passera in modo che la leccassi. Lo feci con gusto anche mentre dice “non sei solo gay …ti piacciono anche le donne” le misi le mani al culo per avvicinarla alla mia lingua …aveva un culetto sodo come il marmo, un buco del culo caldissimo. Si allontanò e disse “dimmi che ti piaccio” altrimenti ti lascio col cazzo che ti esplode. “Si mi piace il tuo corpo” “Visto ti piacciono anche le donne” si avvicina mi sbottona i jeans e tira fuori il mio cazzo ormai sul punto di esplodere ed inizia a baciarlo ea spompinarmi, mi fa alzare e mi toglie i pantaloni, mi gira mi fa mettre a 90 gradi e comincia a leccarmi il buchino del culo mentre con una mano mi sega l’uccello. Quando ho il buchino bello umido mi infila un dito nel culo e va su e giu chiedendomi se mi piace …sto per venire ma non voglio interrompere quel momento …con il dito nel culo si posiziona con la bocca davanti il mio cazzo ed mi spompina di nuovo sono eccitatissimo ma non distinguo se per il dito nel culo o per il cazzo nella sua bocca. “vediamo se riesci a rompermi il culo …il tuo cazzo è bello duro …non dovresti avere difficoltà” e mentre si gira mi tiene il cazzo cola la mano e una volta girata me lo appoggia al suo buco caldo “preferisco la figa prima …cosi ti allargo il buco con le dita” “va bene …fai tu” le bagno la figa ed il culetto con la saliva e poi la prendo dai fianche ed appoggio la mia cappella alla sua figa …nonostante penso sia esperta è molto stretta …spingo lentamente e lei inizia a godere …lo infilo tutto e lei geme come una cagna in calore …vado su e giù è eccitatissima mi chiede di non fermarmi e non mi fermo …dopo un po sento il mio cazzo bagnato e caldo …mi dice di essere venuta e che voleva …io non me lo faccio neanche dire tolgo il mio cazzo dalla figa bagno le dita al suo nettare e lo spalmo al suo buchino …poi le dita bagnate gliele infilo in bocca con l’altra mano la prendo dai fianchi ed inizio a spingere il cazzo lentamente sul suo culo entra quasi a fati e lei rilascia un gemito di dolore e piacere …è strettissima anche di culo ma le piace e piace anche a me. Mentre vado su e giù …sento una mano sul mio culo ed una voce che mi dice “e bravo ora se non fai quello che dico ti rovino con Giuseppe” Rebecca era cosi presa che non si è accorta di nulla se non un atti che io ho rallentato e lei non voleva. Mi sputa sul culo mi massaggia un po ed appoggia la sua cappella al mio culo e senza nessuna pietà spinge violentemente facendomi urlare di dolore e di piacere …mi mette una mano in bocca e dice “continua con rebecca e sta zitto altrimenti…” sentivo come uno stantuffo che andava su e giu …io che ero eccitato dal culo di Rebecca e continuavo fino a quando stavo per venire e Rebecca accortasena si toglie il cazzo dal culo e mi dice “vienimi in faccia” in quel momento vede Marco che mi stà scopando con forza ed ha un atti di imbarazzo ma non si scompone e si metti in posa per essere inondata …in quel momento le vengo in faccia e sulle tette lei si alza mi prende il membro in bocca ed inizia a pulirlo ….”Girati” dice Marco “Vi voglio venire in faccia ad entrambi” schiena a terra ci mettiamo in posizione di ricevere quella crema calda ed abbondante …ci inonda letteralmente. Si alza i pantaloni e dice “Ringraziami se non dico nulla a tuo padre” e Rebecca gli risponde minacciandolo “attento che posso parlare io con mio padre e non so a chi crederebbe?” la mia risposta fu “facciamo che nessuno dice niente a nessuno e ci teniamo questa storia per noi” …continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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